Oggi mi è tornato in mente un ricordo di quando avevo 12 o 13 anni.
Avevo acquisito una grande passione per i bonsai, non ho mai capito, non mi sono mai reso conto di chi mi avesse attaccato questa passione; fatto sta che mi piaceva un sacco vedere quelle piccole piante crescere. Un giorno mentre rinvasavo una quercia e sfoltivo le sue radici ho realizzato qualcosa che mi ha completamente fatto cambiare idea.
Stavo costringendo quella pianta che avrebbe dovuto essere in natura alta e rigogliosa.
Mi sentivo colpevole di aver stravolto il suo destino, facendola diventare letteralmente preda dell’ambiente a cui l’avevo costretta.
Così decisi di non piantarla in un vaso più grande ma la portai in un prato li vicino a casa.
Oggi dopo 30 anni è uno spettacolo e ogni tanto quando torno in zona, vado a farle un saluto ed è come se mi dicesse grazie ogni volta che ci vediamo.
Spero che questa storiella possa insegnare anche a te che essere preda dell’ambiente in cui vivi, mentalmente e fisicamente, blocca letteralmente la tua crescita personale e professionale. Quindi resta sempre aperto verso un’idea di libertà. Quella libertà che puoi trovare solo nel tuo ambiente naturale.